📌 Caos campagna vaccinazioni. Trasparenza e organizzazione per evitare la legge della giungla. Serve attivare canali diplomatici ed economici.
Il piano nazionale per le vaccinazioni, con i suoi ritardi e la sua inefficienza è la dimostrazione plastica di quanto non sia all’altezza l’Esecutivo Conte. Dalla campagna per la somministrazione del vaccino dipende il ritorno alla vita. È la priorità delle priorità e il governo la sta gestendo malissimo.
Mancano i vaccini della Pfizer e il contenzioso aperto stabilirà le responsabilità ma era chiaro che ci sarebbe stata una corsa mondiale per accaparrarsi quante più fiale possibile.
La Sicilia con 94.716 dosi somministrate è al 71,7% su 132.035 consegnate. Una percentuale simile alla Lombardia, mentre il record nazionale è della Provincia autonoma di Bolzano (90,2%).
Dalla prossima settimana, a fronte delle 562.770 dosi previste, ne verranno consegnate 397.800 (-29%). Per potersi rivolgere ad altri Paesi – Cina, Russia – e quindi ad altre produzioni di vaccini occorre il placet del governo nazionale e delle agenzie Europee.
L’Italia deve attivare tutti i suoi canali diplomatici e i suoi poteri politici, economici e di moral suasion per pretendere quanto le spetta, senza differimenti e preclusioni.
È una battaglia per la vita. Le Regioni possono e devono battere i pugni per far valere i propri diritti.
Chi ritarderà nei vaccini avrà più morti, più recessione economica, più disoccupati e più tensioni sociali.
La politica e l’organizzazione prevalgano sulla legge della giungla, prima che sia troppo tardi.