
Il monito del Fondo Monetario Internazionale al nostro Paese sul Recovery Fund, incoraggiandolo a pianificare con saggezza queste risorse per finanziare progetti di alta qualità e per rafforzare la crescita oltre che ad accelerare la riduzione del debito appare sostanzialmente inascoltato.
Va ricordato che per il debito italiano è previsto che salga al 159,7% nel 2021, dal 157,5% del 2020 ma rimane sostenibile in quanto supportato dai bassi tassi di interesse e da una ripresa della crescita. È per questo che solo un utilizzo lungimirante di questi miliardi potrà consentirci una veloce ripresa, soprattutto se serviranno ad investimenti nella infrastrutturazione materiale e immateriale, con particolare riferimento al Sud.
Più resteremo impantanati in questa crisi politica e quindi senza un governo, più si allontaneranno le speranze di un futuro di crescita e di protagonismo produttivo.