Che fine ha fatto la tanto invocata trasparenza del M5S?
Me lo chiedo oggi nel pieno di una crisi di governo che vede il Movimento di Beppe Grillo invischiato in una lotta all’ultimo ministero, impegnati nella difesa del potere contro il quale si erano schierati, contro quel Palazzo che oggi non vogliono abbandonare, con il pretesto di voler preservare il premier Conte. Ed è davvero curioso che oggi non gradiscano sottoscrivere, nero su bianco, le priorità del programma, i punti essenziali, i termini dell’accordo con le altre forze politiche.
E così, nel bel mezzo di un dramma sanitario, economico, sociale, con migliaia di posti di lavoro persi ogni settimana, con il fallimento di aziende, con gli impegni del Recovery Fund che incombono e con un piano vaccinazioni che arranca, dopo avere provato sulla nostra pelle l’incompetenza, il pressappochismo e l’arroganza di esponenti politici 5 Stelle, dobbiamo constatarne l’involuzione e la loro omologazione al sistema di potere, in spregio a qualsiasi responsabilità nei confronti dei cittadini (ricordate? Ci chiamavano e si chiamavano così: cittadini), indifferenti rispetto alla sofferenza e all’incertezza che ha il sopravvento.
Penso alla buona fede di milioni di italiani che li hanno votati, alla loro delusione e alla rabbia di noi tutti che ce li troviamo ancora al governo.